Il borgo fino al 1813 è stato unito al comune di Castelluccio Superiore sotto il nome “Castelluccio”, la denominazione deriva dalla costruzione da parte dei Sanseverino di un “castrum” romano, sorto in seguito alla distruzione di “Nerulum”.

Il visitatore interessato alla storia e alle tradizioni di Castelluccio potrà iniziare il suo percorso dall’antica filanda per la lavorazione del cotone, il primo impianto di un microsistema di opifici che traevano la forza motrice dall’acqua della Sorgente di San Giovanni.

Imprescindibile sarà poi una visita agli scavi archeologici che hanno riportato alla luce resti di epoca pre-romana dell’antica città di Nerulum, menzionata da Tito Livio. Le contrade più appartate del territorio di Castelluccio Inferiore sveleranno, poi, “eremi” ricavati in cavità naturali, per la maggior parte grotte, certamente abitate dai monaci basiliani del Mercure.

Un interessante itinerario turistico-religioso ha come tappe le numerose chiese di Castelluccio Superiore, nelle cui è possibile ammirare affreschi, ceramiche e statue di notevole pregio e tesori appartenenti a diverse epoche storiche. Se si è infine alla ricerca di un contatto privilegiato con la natura, Castelluccio è un luogo che permette di immergersi totalmente in un paradiso naturale e di dedicarsi a innumerevoli attività all’area aperta. Dalle passeggiate tra i cerri plurisecolari del Bosco della Difesa, all’acqua trekking sul Peschiera, ai pic  nick nelle comode aree attrezzate lungo il percorso che porta alla sommità dell’area montana Fagosa, dalla quale si può ammirare l’intera valle Mercure-Lao, e i gruppi montuosi del Pollino e del Sirino.

E se dopo tutta questa bellezza viene un pò di fame, Castelluccio saprà accontentare il visitatore con i suoi genuini prodotti gastronomici, dalle innumerevoli tipologie di pasta fatta in casa, ai salumi, alle specialità dolciarie natalizie (sanguinaccio, crespelle, e dolci alle castagne) e pasquali (picciddat’).