CAPPELLA MADONNA DI LORETO

La Cappella della Madonna di Loreto costruita alla fine del XVI secolo (1552) è una piccola cappella eretta ai margini del paese a ridosso dello sperone roccioso. Ha un caratteristico campanile ricoperto da tegole colorate ed internamente vi sono tracce di affreschi cinquecenteschi, le volte a crociera, del presbiterio e dell’aula sono ornate da stucchi e decorazioni risalenti al XVIII- XIX sec. di scuola napoletana. Duramente colpita dal sisma del 09/09/1998 è stata recentemente restaurata e restituita al culto.

La cappella è a navata unica, contraddistinta da due volte a crociera, una ricadente sull’aula e l’altra nell’area presbiterale, il tutto termina con un’abside semicircolare voltata a vela
La Cappella, si trova nella zona bassa e periferica del centro abitato ed è situata nell’omonima località in prossimità della strada provinciale. E’ costituita da unica navata con due volte a crociera a base rettangolare, un arco trionfale a sesto acuto se para il presbiterio, sul quale è collocata l’edicola con l’immagine della Madonna di Santa Maria di Loreto; dalla campata antistante che si stende da un livello più basso, all’altezza dell’imposta delle volte è visibile una cornice che corre lungo tutto il perimetro interno della navata, sulla quale in corrispondenza di elementi decorativi si trovano le seguenti scritte in latino: “IPSA PROTEGENTI NON METUIS. AURORA IN LOCULO” (sul lato est), e “IPSA TENENTE NON CORRUIS, LUNA IN NOCTE’ (sul lato ovest).
In fondo alla cappella, si trova l’edicola con l’immagine della Madonna di Loreto, sul lato sinistro del
l’edicola, si legge, con difficoltà ed in latino “Hoc opus fie ri fecit *ioff ricta de s.ioani MCCCCCXX”
Il campanile a pianta ottagonale, si sviluppa sul centro del portico d’ingresso ed è coronato da una cuspide a pannelli triangolari, costituisce senza dubbio l’elemento di maggiore interesse della facciata; una cornice con mensolette separa la cuspide dal piano sottostante.
A causa dell’evento sismico del 09/09/98 il campanile è andato completamente distrutto; è stato ricostruito molto fedelmente all’originario e la chiesa è stata restaurata, il tutto a cura della Sovrintendenza dei BB.AA. della Basilicata.

PORTAMI QUI