Gusto

RAPPASCIONE

Ricetta antichissima a base di legumi e cereali tipica della tradizione contadina viggianellese che secondo tradizione viene preparata in occasione della festa di San Silvestro, come segno di buon augurio per l’anno nuovo e di prosperità per tutta la famiglia. Il piatto viene celebrato annualmente attraverso il “Rappascione Fest”, una sagra organizzata nei giorni del 30 e 31 Dicembre in cui è possibile apprezzare la particolare zuppa viggianellese e tanti altri prodotti della tradizione eno-gastronomica locale.

MELANZANA ROSSA DI ROTONDA

La melanzana rossa è originaria dell’Africa e dell’Asia tropicale e il suo colore rosso è dovuto all’aumento della quantità di carotene nella bacca in maturazione. Probabilmente fu importata in Italia nel XX secolo a seguito degli spostamenti dei reduci delle guerre coloniali. La melanzana rossa di Rotonda trova numerosi impieghi in cucina, gli stessi delle sue “sorelle viola”: può essere impanata e fritta per un contorno sfizioso, impiegata – insieme ad altre verdure – per la preparazione di sughi vegetariani o grigliata sulla piastra per un contorno leggero.

IL TARTUFO BIANCO DI SERRAPOTAMO

Nei dintorni di Calvera e nella valle del Serrapotamo numerosi sono i punti di ristoro in cui è possibile degustare il pregiato Tartufo bianco di Serrapotamo. Tubero unico nel suo genere dal profumo spiccato e aromatico che viene utilizzato come ingrediente di eccellenza crudo, tagliato a lamelle al momento, per condire diverse pietanze della tradizione locale. Nei Comuni della valle del Serrapotamo da ottobre a dicembre si organizzano ogni anno diversi eventi dedicati al tartufo bianco.

IL PEPERONE DI SENISE – “ZAFARANO”

Ecco a voi sua maestà “il Peperone di Senise”, definito come l’oro rosso della cucina Lucana, ingrediente ormai utilizzato nell’alta gastronomia italiana da rinomati chef. I peperoni di Senise vengono raccolti alla fine di agosto per essere selezionati e stesi su teli fino a diventare di colore rosso porpora. Con l’aiuto di un grosso ago e di spago i peperoni vengono poi legati in una collana (serta) ed appesi al soffitto o al balcone, lontani dalla luce diretta, fino a quando diventano secchi. Il peperone di Senise viene utilizzato in innumerevoli ricette del posto, anche sottoforma di spezia, ma la variante più apprezzata e famosa è il “Crusco”, che si prepara friggendo con olio molto caldo il peperone e lasciandolo raffreddare per qualche minuto affinchè diventi croccante. Una vera delizia per il palato!

IL PANE DI PATATA

Il pane di patata di San Severino Lucano è un prodotto di tradizione antica. A San Severino Lucano si produce una varietà di patata con “pasta bianca” che non si sfalda durante la cottura, e mantiene una consistenza soda ed uniforme che la rende particolarmente adatta alla panificazione.

LA “PETULLAT”

“Petullat” Shën Paljit è un prodotto agroalimentare tradizionale di San Paolo Albanese; era un cibo, tipico del paese, prodotto in modo semplice, immediato e con pochi ingredienti. Era in uso, in passato, prepararlo e consumarlo nei giorni di San Giuseppe (19 marzo) e dell’Annunciazione (25 marzo). Considerato una vera squisitezza, era consumato, anche, in occasione di feste familiari e di incontri conviviali tra amici. La “Petulla” è una crespella sottile, morbida e salata, quasi sempre farcita con formaggio o prosciutto o salame.

LA “PU’IATA”

Un tempo la colazione contadina tradizionale sangiorgese era a base di “pu’iata”: pane cotto in infuso di menta pulegio arricchito di aglio, peperoncino, olio e un pizzico di polvere di peperone di Senise. Oggi la “pu’iata” si consuma soprattutto nelle ore serali delle fredde giornate invernali, per via delle sue proprietà fitoterapiche.

I “TARALI”

Il biscotto tipico di San Costantino Albanese denominato “Tarali”, è stato inserito fra i prodotti agroalimentari tradizionali della Regione Basilicata. Si tratta di un prodotto da forno molto utilizzato nei paesi di etnia arbëreshe. A San Costantino Albanese assume una particolare forma che assomiglia al tre romano (III). Si tratta di un biscotto preparato con farina, acqua, sale e semi di finocchio selvatico. L’impasto viene lavorato, assottigliato ed intrecciato su un piano di legno. Viene poi scottato in acqua ed infornato. La preparazione dei “tarali” è immancabile in occasione delle le feste in devozione ai Santi.

LA “CUCCìA NOIESE”

Grano tenero di Carosella, acqua e vincotto. Bastano questi tre semplici ingredienti per preparare la Cuccìa nojese, un piatto povero ma ricco di storia che profuma di devozione e tradizione. La cuccìa, infatti, non mancava mai e continua a non mancare su nessuna tavola il 13 dicembre, giorno in cui si celebra Santa Lucia. La cuccìa arriva a Noepoli grazie ai monaci bizantini che, furono presenti dal VIII al XII secolo.

IL SAMBUCO

l liquore al sambuco di Chiaromonte è un prodotto tipico lucano di antica tradizione presente nell’elenco dei prodotti italiani a marchio PAT. Il processo di produzione del liquore al sambuco è piuttosto lungo: i fiori di sambuco vengono fatti prima seccare al sole per un mese, segue la fase di macerazione in alcool che dura 3 mesi, quindi la miscela ottenuta viene filtrata e lasciata maturare per altri 2 mesi. Dopo questo periodo il liquore acquista un colore scuro dal sapore piacevolmente aromatico e dolce.